La trasformazione digitale nel 2020
Secondo l’indagine 2020 di quest’anno sulla trasformazione digitale, 4300 aziende in tutto il mondo hanno dovuto accelerare l’integrazione della tecnologia nei loro processi aziendali. Molte aziende sono state costrette a destinare una parte maggiore del loro budget allo sviluppo e all’integrazione dei processi tecnologici nella loro vita quotidiana per rimanere in attività e colmare il divario competitivo. L’obbligo di rimanere all’interno dell’azienda è stata l’occasione d’oro per quelle aziende che avevano già implementato processi nell’area produttiva, amministrativa o commerciale nei media elettronici.
Quelli con negozi fisici e processi manuali o obsoleti,
hanno dovuto avviare il passaggio ai meccanismi digitali in meno di sei mesi, dato che i clienti si sono rivolti al web per ogni tipo di esigenza. In molte città del mondo è ora possibile acquistare di tutto, dal cibo alle bevande, dall’intrattenimento ai veicoli, cosa che fino a poco tempo fa era impensabile a causa del basso livello di penetrazione bancaria tra i cittadini. Fino a prima della pandemia, molti manager preferivano vedere il loro team seduto in ufficio per “sapere” se stavano lavorando, anche se sembravano farlo, e i risultati migliori del previsto sei mesi dopo hanno dimostrato che sono più efficaci a casa. Per i dipendenti è stata una sfida destreggiarsi tra la vita domestica, l’apprendimento a distanza dei figli e gli incarichi di lavoro, perché non si svolgono tutti in modo continuativo, ma sono intervallati nel corso della giornata. Tuttavia, sia per i manager che per i dipendenti è diventato realtà che è possibile telelavorare e ottenere risultati superiori alla media, senza trascurare i doveri familiari.
L’80% delle aziende ha accelerato o avviato il proprio processo di trasformazione digitale
Con il passaggio al mondo digitale si sono aperte delle falle nella sicurezza, quindi la prima priorità è stata quella di rafforzare i sistemi di protezione; la seconda priorità è quella di dare ai dipendenti gli strumenti per lavorare da casa. La terza e la quarta sono quelle di implementare strumenti di telediagnosi e catene di fornitura adeguate al mercato e al prodotto, come quelle sviluppate per i tablet e le cuffie per la realtà virtuale e aumentata con gli strumenti dell’Industria 4.0. In quinto luogo, tutti questi sviluppi devono migliorare la giusta User Experience (UX) e Employee Experience (UE), in modo da migliorare la velocità di ingresso, la qualità dei prodotti, l’efficienza logistica e il reperimento delle informazioni. Applicando le tecnologie di Realtà Aumentata e Realtà Virtuale, è possibile aumentare il tasso di aderenza alle conoscenze, ridurre gli incidenti e le vittime in ambienti pericolosi e ridurre i costi di viaggio e di fermo macchina.
Quali sono i fattori abilitanti della trasformazione digitale a causa della pandemia?
Nei processi di trasformazione la priorità è avere dei leader che promuovano l’uso di strumenti digitali e che stanzino dei budget per creare una cultura digitale in tutta l’azienda. È poi necessario disporre di una forza lavoro remota efficiente che adotti le metodologie agili del “sbagliare presto e risolvere in fretta” piuttosto che sviluppare progetti lunghi e dall’esito incerto. Infine, devi avere le giuste competenze e per questo devi disporre di strumenti di formazione e collaborazione adeguati. Per questo esistono strumenti di collaborazione come le riunioni in mondi virtuali in cui è possibile condividere qualsiasi cosa, da una presentazione aziendale a prototipi virtuali in cui tutto il team può intervenire.
Come avverrà il processo di trasformazione oggi?
Occorre innanzitutto investire nello sviluppo delle competenze digitali per far crescere il talento umano, quindi è necessario creare meccanismi per condividere le informazioni in tutte le aree. A questo segue l’integrazione degli obiettivi digitali e infine devono essere sviluppati veicoli ludici per insegnare attraverso la “gamification”, come la formazione con occhiali di realtà virtuale.
Le aziende hanno capito che il lavoro a domicilio e il telelavoro sono possibili.
Prima della pandemia, circa il 26% dei dipendenti lavorava da remoto, mentre oggi oltre il 52% telelavora e lavora da casa. Ciò significa dotare il personale di strumenti digitali immersivi e collaborativi per incoraggiare la concentrazione, la condivisione delle conoscenze e l’integrazione di persone e aree per lo sviluppo di progetti. Uno di questi strumenti è Virtual Involve di TwoReality, che è stato progettato per questo obiettivo aziendale di integrazione, concentrazione, collaborazione e ubiquità.
Si aprono nuovi canali di vendita digitali
Il 77% delle aziende ha dovuto aprire nuovi canali di vendita digitali per raggiungere il proprio pubblico di riferimento che prima faceva acquisti nei negozi fisici; in questo caso è possibile simulare l’oggetto da acquistare nell’ambiente in cui verrà utilizzato, attraverso una simulazione di realtà aumentata. Per loro sono stati progettati siti di e-commerce a 360°, immersivi e persino con la partecipazione di un consulente dall’interno dello strumento, che permette di “visitare” il negozio, proprio come accadrebbe nella vita reale; con accesso a viste tridimensionali dei prodotti e informazioni dettagliate che non esistono nemmeno nei negozi fisici.
TwoReality supporta i processi di trasformazione.
Noi di TwoReality conosciamo e implementiamo questi strumenti da più di 10 anni, in tutti i settori dell’economia, con elevati ritorni sugli investimenti, riduzione dei costi di viaggio per la formazione, ampliamento dei confini senza uscire di casa e facilitando il settore commerciale a raggiungere il proprio pubblico di riferimento in modo migliore che mai.
Da TwoReality continuiamo a creare i migliori contenuti e applicazioni per diversi dispositivi. Parlaci del tuo progetto.