Le tecnologie che emergeranno alla fine della quarantena
La diffusione del coronavirus ha creato una crisi globale senza precedenti. Anche i più pessimisti probabilmente non si aspettavano le ripercussioni causate da Covid-19. Le strade delle grandi città vuote, l’economia paralizzata, milioni di persone confinate nelle loro case? In questi tempi difficili, è importante concentrare tutti gli sforzi per rimanere a casa, contenere il contagio e dare sollievo al sistema sanitario. Tuttavia, è anche necessario iniziare a pensare a nuove strategie per evitare che crisi come questa si ripetano in futuro. In questo senso, le nuove tecnologie come la realtà virtuale o la realtà aumentata offrono molteplici soluzioni per ridurre al minimo il rischio di contagio una volta terminata la quarantena.
La realtà virtuale, lo strumento definitivo per il telelavoro in tempi di quarantena.
La realtà virtuale ha dimostrato di essere la tecnologia perfetta per implementare il telelavoro nelle aziende in modo definitivo. Grazie alla VR è possibile ridurre gli spostamenti e minimizzare gli incontri faccia a faccia, potenziali fonti di contagio. Inoltre, è uno strumento eccellente per fornire formazione professionale ai lavoratori che sono al sicuro dal coronavirus. Il principale vantaggio della realtà virtuale per la formazione professionale è che permette di simulare qualsiasi scenario in modo rapido, semplice ed economico. In questo modo, ad esempio, un tecnico industriale può imparare e perfezionare le sue abilità con i macchinari pesanti senza il rischio di incidenti. Il tutto, comodamente da un ufficio o addirittura da casa. In questo modo si elimina la possibilità di contrarre la Covid-19 nella formazione faccia a faccia. Così come la VR riduce al minimo il rischio di contagio nella formazione dei lavoratori, fa lo stesso per le riunioni e le conferenze. Le aziende che si occupano di realtà virtuale hanno sviluppato applicazioni perfettamente adatte all’organizzazione a distanza di questi eventi. A differenza delle videoconferenze, la VR consente alti livelli di interazione e di linguaggio non verbale tra i diversi partecipanti a una riunione a distanza.
La VR nel tempo libero: molto più dei videogiochi.
Anche se la crisi del coronavirus sta avendo gravi conseguenze umane, occupazionali ed economiche, è importante cercare di guardare il lato positivo di ogni circostanza, per quanto terribile. In questo caso, basta dare un’occhiata ai social network per vedere il lato meno negativo della quarantena: abbiamo molto tempo libero. In questi giorni, è comune vedere i nostri amici e conoscenti che postano i loro esercizi a casa o che pianificano il primo viaggio che faranno una volta revocata la quarantena. Anche per questo tipo di attività, la realtà virtuale offre soluzioni interessanti che possono ridurre il rischio di contagio quando finalmente potremo uscire di casa. Durante la quarantena, fare attività fisica a casa è diventata una necessità per mantenere uno stile di vita sano. Tuttavia, allenarsi a casa può essere particolarmente noioso. Per questo motivo, molte persone sono propense a tornare nelle palestre quando suona il campanello d’allarme. Tuttavia, queste strutture favoriscono la diffusione di malattie come la Covid-19: spazi chiusi e affollati in cui è quasi impossibile mantenere una distanza di sicurezza. Inoltre, le macchine per il fitness nelle palestre sono esse stesse fonti di infezione. Per risolvere questo problema, gli sviluppatori di realtà virtuale hanno creato applicazioni che permettono agli utenti di allenarsi vivendo esperienze interattive e completamente immersive. In questo modo, l’allenamento a casa diventa un’attività molto più sopportabile e divertente.
Non tutti hanno la forza di volontà di fare attività fisica a casa, ma c’è un modo per distrarsi a cui tutti abbiamo fatto ricorso: immaginare cosa faremo quando potremo uscire di casa. In questo senso, la realtà virtuale ha applicazioni per visualizzare scenari reali comodamente seduti sul divano. Questo ci permette di “visitare” in anticipo lemete turistiche in cui vorremmo andare in modo che, quando finalmente potremo goderci un bel viaggio, non ci perderemo nessuna attrazione da visitare.
La realtà aumentata, la soluzione per prevenire il coronavirus nei negozi.
Oltre alla VR, anche altre tecnologie come la realtà aumentata possono aiutare nella prevenzione del coronavirus una volta revocata la quarantena. Secondo un articolo pubblicato sulla rivista Health, il coronavirus può sopravvivere fino a un giorno in un capo di abbigliamento. Potrebbe non sembrare un periodo di tempo molto lungo, ma pensaci: quante persone entrano nei negozi di abbigliamento delle grandi città nell’arco di una giornata? Sebbene questi negozi rimuovano i vestiti che gli altri hanno provato, che dire dei vestiti che le persone toccano, ma non riescono a provare? Da qualche tempo le agenzie di realtà aumentata stanno sviluppando applicazioni adatte alle esigenze della vendita al dettaglio. Grazie a questa tecnologia, sono stati sviluppati speciali specchi che ci permettono di sovrapporre un capo di abbigliamento al nostro corpo, senza doverlo indossare. In questo modo, possiamo continuare ad acquistare i nostri abiti di persona, riducendo le possibilità di contrarre la Covid-19.
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