Salute e realtà virtuale

Sfruttare la realtà virtuale per la salute mentale

Al giorno d’oggi, la tecnologia è presente nella maggior parte delle circostanze e delle situazioni in cui viviamo quotidianamente. A casa o in ufficio possiamo trovare innumerevoli dispositivi tecnologici che rendono la nostra routine più sopportabile.


Anche la realtà virtuale, d’altra parte, è riuscita a diventare uno strumento efficace. Non solo può essere utilizzata nel settore del tempo libero e dell’intrattenimento, dove è molto popolare, ma si sta rivelando anche una sorta di supporto nel campo della salute. Anche se può sembrare un po’ difficile da credere, gli occhiali per la realtà virtuale svolgono un ruolo importante quando si tratta di assistenza sanitaria. Riabilitatori, psicologi e persino medici sono alcuni dei professionisti della salute che li includono tra i loro strumenti di lavoro, come un endoscopio o un termometro. Una delle caratteristiche principali di questo prodotto è che garantisce che lo stato d’animo del paziente non sia influenzato dalla difficile situazione in cui si trova.

Questo grazie alla stimolazione mentale che deve essere effettuata per mantenersi distratti e immersi in una sorta di nuovo mondo. La realtà virtuale viene utilizzata nel trattamento di pazienti oncologici, di chi soffre di Alzheimer, di deficit di attenzione, di fobie e paure come la claustrofobia e l’agorafobia, oltre a molte altre patologie.

Salute mentale e realtà virtuale

Da un paio d’anni a questa parte, i benefici e i vantaggi ottenuti dall’uso della realtà virtuale sono stati dimostrati e accettati, rendendo possibile il suo utilizzo in diversi trattamenti clinici per patologie come le fobie o le paure, ad esempio. Il processo è semplice: il paziente viene esposto in modo graduale e controllato alla situazione o all’elemento che provoca la paura, in un ambiente che sembra totalmente reale. In questo modo lo psicologo può vedere le reazioni in prima persona e ottenere risultati concreti. Attualmente esistono applicazioni per il trattamento di problemi mentali come l’ansia, il deficit di attenzione, il disturbo da stress post-traumatico e la depressione. Il suo successo risiede nel fatto che, grazie a smartphone e tablet, è diventata molto più economica e accessibile. In questo senso, la realtà virtuale consente di ottenere progressi molto più rapidi, poiché permette di ottenere una maggiore concentrazione da parte dei pazienti e ogni piccolo sforzo viene visto come una grande azione, creando stimoli. Gli psichiatri hanno testato gli occhiali per la realtà virtuale anche su adulti affetti da disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) di grado lieve o moderato, ponendoli in uno scenario in cui è facile praticare esercizi di rilassamento, respirazione e concentrazione senza alcuna distrazione.

Utile nelle chemioterapie

I caschi per la realtà virtuale sono stati utilizzati anche nel trattamento dei pazienti affetti da cancro, dove sono state ottenute risposte positive in termini di tolleranza e persino di basso disturbo emotivo. La sua efficacia si basa sul fatto che i pazienti vengono stimolati e circondati da ambienti che bloccano i pensieri negativi, distraggono la mente e la consapevolezza del luogo in cui si trovano e di ciò che sta per essere fatto loro e riducono i livelli di ansia. Le sessioni si tengono poco prima della chemioterapia perché la riduzione dell’ansia previene sintomi e condizionamenti come nausea, vomito e vertigini, rendendo la situazione più sopportabile.

La soluzione a portata di mano

Noi di TwoReality siamo specializzati nello sviluppo di software e applicazioni per la realtà virtuale o aumentata, contenuti tridimensionali (3D) e video a 360º, grazie ai quali è possibile trasformare qualsiasi situazione negativa in un’esperienza totalmente positiva sia per i pazienti che per le loro famiglie. Con i video a 360º, ad esempio, le persone che devono rimanere in ospedale per un trattamento o un intervento chirurgico possono essere a casa per chattare e condividere con la famiglia e gli amici, senza lasciare il letto d’ospedale. Le applicazioni di TwoReality consentono di vivere un’esperienza immersiva, in quanto supportano chiamate o videoconferenze altamente realistiche, in cui i pazienti possono sentirsi a casa semplicemente indossando cuffie o occhiali per la realtà virtuale.
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Dott. Gianluigi Cetto

  • Professore assistente presso il Dipartimento di Biologia – College of Science and Technology – della Temple University di Philadelphia, Pennsylvania, USA.
  • Direttore della Scuola di Specializzazione in Oncologia dell’Università di Verona. Direttore del Master di II livello in Medicina Palliativa.
  • Nominato professore emerito della Società Americana di Oncologia Clinica (ASCO).
  • Membro della task force europea (comitato direttivo EAPC) per la formazione medica in cure palliative.
  • Membro del Comitato Regionale di Bioetica della Regione Veneto, Italia.

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